di Luciano Manna – Taranto A.D. 2023. Piove diossina sulla città e nella sua provincia, nei mesi recenti ne è piovuta almeno quanta ne cadeva negli anni passati, quelli in cui le pecore e le capre ne avevano accumulata talmente tanta nelle loro budella ed interiora che queste povere bestie venivano smaltite come rifiuti tossici. Piove Diossina e PCB in questa città, da troppo tempo; dopo il 2012 nessuna istituzione ha avuto il coraggio, anche se avrebbe dovuto farlo ai sensi di Legge, di dire e definire chi la emette la Diossina e il Pcb, qual è la fonte inquinante, di chi sono questi inquinanti che contaminano i terreni e di conseguenza foraggi e alimenti prodotti dagli animali, come il latte.
Ambiente svenduto ci consegna il verdetto con la diossina autrice indiscussa della mattanza di pecore, quella diossina che era dell’Ilva, ma dopo il 2012 arriva il vuoto normativo ed istituzionale con palese fallimento dell’intera politica. Dall’area industriale piove veleno sulla terra, chi inuqina ha l’immunità penale, gli impianti poducono anche se sono sotto sequestro e la colpa di chi è? La colpa, però, va scritto a chiare lettere affinché la gente se ne convinca, è di chi sul web istituzionale trova le analisi della Asl e i report dell’Arpa per informarsi, l’allarmista è chi rende noti i dati pubblici che prima di essere pubblici raggiungono le scrivanie dei palazzi istituzionali.
Povera questa terra nostra trasudante di mediocrità dove si muore per brama di potere e forsennata ricerca di occupazione in apparenti posizioni privilegiate in questa povera società ma anche e soprattutto, si muore, per diffusa ignoranza e avanzata deculturizzazione veicolata dal carrozzone locale dell’informazione.
Diossine e Pcb non mollano la morsa della presenza oltre i limiti di legge e di azione negli alimenti della provincia di Taranto. Il 2021 è stato l’anno della diossina nelle uova e la conferma, come ogni anno, nei mitili, mentre nel 2022 ce la ritroviamo nel latte e nel foraggio. I comuni interessati? Oltre alle terre del tarantino anche quelle di Statte, Grottaglie e Crispiano. I numeri secondo il report aggiornato della Asl di Taranto:
Campione prelevato da matrice di latte di massa (cioè latte prodotto da una azienda) il 4/11/2022 da un allevamento di bovini nel comune di Crispiano, a 10,45 km dall’area industriale: si rilevano 2,95 ± 0,48 per il parametro PCB-DL
Campione prelevato da matrice di latte di massa il 13/12/2022 da un allevamento di ovini nel comune di Grottaglie, a 18,61 km dall’area industriale si rilevano 3,42 ± 0,55 per il parametro PCB-DL
Entrambi i valori fanno riferimento al limite d’azione per latte crudo come da Raccoandazione della Commissione europea: PCB-DL 2,00 pg/g di grasso
Campione prelevato da matrice di foraggio il 23/11/2022 da un allevaento di ovini nel comune di Statte a circa 4 km dall’area industriale si rilevano 1,806 ± 0,291 per il parametro PCB-DL, 2,046 ± 0,343 per il parametro Diossine+PCB-DL e 16,46 ± 1,75 per il parametro PCB non DL.
Questi valori fanno riferimento al limite d’azione per foglie di ulivo considerate come materia prima per mangimi di origine vegetale : PCB-DL 0,35 ng/kg e i limite di Legge per foglie di ulivo e foraggi : Diossine + PCB-DL 1,25 ng/kg tasso di umidità del 12%; PCB-NDL 10 µg/kg tasso di umidità del 12%
Per gli stessi limiti si riscontrano valori oltre i limiti di azione per il parametro PCB-DL in altre tre aziende dell’agro di Statte con campioni prelevati tutti da foglie di ulivo distanti dalla zona industriale di Taranto dai 4 ai 5 km.
Questi dati sono l’aggiornamento dei dati Asl pubblicati in questo articolo