di Luciano Manna – Eravamo rimasti ai rifiuti spediti a Cipro da ArcelorMittal Italia spa per farci cemento ma nel frattempo nel sud-est europeo ci deve essere una tale richiesta di produzione di cemento che la materia prima, probabilmente, scarseggia sino al punto che anche Acciaierie d’Italia spa, ex ArcelorMittal spa, prosegue le attività di spedizione transfrontaliera verso la Grecia.
Il flusso di rifiuti, regolato dal REGOLAMENTO (CE) N. 1013/2006 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO suscitò qualche interesse al Parlamento europeo tanto che gli europarlamentari Rosa D’amato, Ignazio Corrao e Piernicola Pedicini presentarono una Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione europea chiedendo se la spedizione violasse il regolamento (CE) 1013/2006 anche in virtù del fatto, specificava l’interrogazione dei parlamentari, che i rifiuti che prima si smaltivano in una discarica siciliana gestita da individui prestanome dei mafiosi Santapaola, come già rappresentato con le interrogazioni P-013466/2015 e P-001865/2017, oggi vengono portati a Cipro per farci il cemento, come documentato analiticamente da Veraleaks.org
Cosa accade, invece, oggi? L’ennesima determinazione della Privincia di Taranto, 5° Settore – Pianificazione e Ambiente, il 25 maggio del 2021 autorizzava la spedizione di un quantitativo complessivo di 10.000 tonnellate, pari a n.ro 377 movimenti, del rifiuto avente codice CER 100214 (Fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi) presso l’impianto della Heracles General Cement Company di Agria, Volos, nella periferia della Tessaglia in Grecia. L’intermediaro dell’operazione tra la fabbrica e la Grecia è la società ECO CIS srl, con sede legale a Livorno mentre l’Autorità Competente di Destinazione della Repubblica Ellenica Ministry of Environment and Energy – General Secretariat of Waste Management Coordination – Directorate of Waste Management, con nota acquisita dalla Provincia di Taranto ha trasmesso autorizzazione scritta con precisazioni e prescrizioni all’importazione transfrontaliera di rifiuti, protocollo ΥΠΕΝ/ΔΔΑ/24060/485/12-05-2021.
L’operazione operazione indicata per questi rifiuti con codice CER 100214 è il riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche R5 (Riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche). Da una ricerca svolta per capire quale operazione è consentita per questo tipo di rifiuto secondo il secondo D.L 77/2021 sembrerebbe che le operazioni di recupero, tralasciando quelle di smaltimento che non rientrano in questo caso, siano la R12, scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11 e la R13 la messa in riserva. L’operazione R1 riguarda l’utilizzazione principale come combustibile o come altro mezzo per produrre energia mentre la R11 l’utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni indicate da R1 a R10, quast’ultima lo spandimento sul suolo a beneficio dell’agricoltura o dell’ecologia. Nessuna di queste operazioni di recupero, quindi, semnbrerebbe quella adottata in questo caso, cioè la destinazione verso un cementificio di un paese estero.
Non ci sono dubbi che sia tutto autorizzato, Anche il ministro dell’Ambiente Galletti ci rispose che era tutto autorizzato quando gli chiedemmo circa i rifiuti dell’Ilva che venivano spediti a Melilli in provicnia di Siracusa, salvo poi vedere la discarica destinataria sequestrata dalla Procura di Catania. Come potrebbe essere non essere tutto in regola se copia del documento di determinazione è stata inviata anche al Ministero della Transizione Ecologica (quello che quando stava Galletti si chiamava Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) e al Comando Carabinieri N.O.E. di Lecce?
L’ultima osservazione va fatta in merito alla regione Campania, cioè quella che a mezzo Decreto Dirigenziale n. 188 del 30/07/2019 ad agosto del 2019 autorizzava la spedizione transfrontaliera da Sarno in provincia di Salerno di 40.000 tonnellate caratterizzati dal codice CER 191212 (altri rifiuti -compresi materiali misti- prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti) per trattamento R1 (utilizzazione come combustibile -ad esclusione dell’incenerimento diretto- o come altro mezzo per produrre energia/utilizzazione principalmente come combustibile o come altro mezzo per produrre energia) verso lo stesso stabilimento Greco, cioè quello della società Heracles General Cement CO sita in Volos-Agria. Così il quadro è completo.