L’inchiesta di VeraLeaks pubblicata in questo articolo del 25 settembre 2020 dopo poco più di un mese approda al Parlamento Europeo per mezzo di una interrogazione alla Commissione a firma dei parlamentari Rosa D’amato, Ignazio Corrao e Piernicola Pedicini (fonte originale)
Con determina dirigenziale n. 578/2019, la Provincia di Taranto(1) ha autorizzato, art.9 regolamento (CE) 1013/2006, la spedizione transfrontaliera di 50 000 tonnellate di rifiuti non pericolosi CER 10.02.14 il cui produttore è ArcelorMittal Italia spa, con notifica generale IT020525, per trasporto e recupero con operazione R5 presso gli impianti dell’azienda cipriota Vassiliko Cement Works Public Company ltd. Finora tale rifiuto è stato smaltito in discarica, quindi il recupero nei cementifici desta perplessità visto che, in Italia, questo rifiuto deve soddisfare i criteri EoW dettati dal D.M. 5 febbraio 1998, tipologia 12.17(2), requisiti non posseduti dal rifiuto in questione dalle analisi a disposizione. Invece a Cipro è consentito, in violazione dell’art.12 del regolamento (CE) 1013/2006, poiché la spedizione riguarda rifiuti destinati al recupero in un impianto avente norme di trattamento meno severe rispetto a quelle stabilite nel Paese di spedizione. I rifiuti che prima si smaltivano in una discarica siciliana gestita da individui prestanome dei mafiosi Santapaola, come già rappresentato con le interrogazioni P-013466/2015 e P-001865/2017, oggi vengono portati a Cipro per farci il cemento, come documentato analiticamente da Veraleaks.org(3)(4) Può la Commissione chiarire: se la spedizione viola il regolamento (CE) 1013/2006? |
||||||||
|