Luciano Manna – Continua anche nel 2023 la solita mattanza delle tartarughe Caretta Caretta nel Mar Grande e nel Mar Piccolo di Taranto che dal periodo estivo sino all’autunno sono solite stazionare nelle acque del mare di Taranto
Nonostante in questa città, quella di Taranto, ci siano più ambientalisti che auto in circolazione, pare che a nessuno interessino le questioni relative all’ecosistema marino dei nostri due mari, nonostante ogni giorno questi specchi d’acqua siano scenario di un vero e proprio far west del mare in cui si compiono alla luce del giorno e sotto gli occhi di tutti veri e propri reati ambientali a mezzo pesca illegale con qualsiasi mezzo. Parliamoci chiaramente, queste persone non possono definirsi pescatori, sono veri e propri bracconieri e delinquenti.
Dalle informazioni acquisite dal sito di inchiesta VeraLeaks si può sostenere che, a seguito di queste pratiche illegali di pesca, a farne le maggiori spese sono le tartarughe che si trovano nelle acque del Mar Grande. A decine vengono ammazzate perché rimangono catturate da veri e propri bracconieri che praticano pesca illegale nella rada, dove è vietata qualsiasi tipo di pesca. In questo specchio d’acqua ogni giorno hanno vita facile coloro che praticano la pesca con reti a strascico o pesca con reti da posta. Accade lo stesso nel Mar Piccolo, anche se gli episodi sono minori rispetto al Mar Grande, dove anche qui vengono poste ogni giorno molte reti per praticare pesca totalmente illegale.
La tartaruga Caretta Caretta è specie protetta in via di estinzione che ogni giorno nella rada del Mar Grande di Taranto deve convivere con un vero e proprio far west del mare: infatti oltre alla pesca con le reti da strascico ogni giorno in questo specchio d’acqua vengono utilizzati dai palamiti al vetriolo per la pesca dei polipi. La foto è relativa ad un episodio accaduto pochi giorni fa proprio nelle acque della rada del Mar Grande. Una delle tante Caretta che è rimasta impigliata in una rete di bracconieri e successivamente è stata ammazzata, la stessa fine è stata riservata a molte altre tartarughe della stessa specie protetta. E’ giusto specificare che questi soggetti non sono pescatori ma sono bracconieri delinquenti che vanno assicurati alla giustizia. Veraleaks sta lavorando in tal senso e si riserva di fornire ulteriori informazioni alla Procura di Taranto.