Mentre a Roma, e non solo, con i fondi europei c’è chi pensa a riavviare AFO5, l’altoforno più grande d’Europa della fabbrica inquinante ex Ilva Acciaierie d’Italia, non molto lontano da noi c’è chi concretizza la decarbonizzazione con progetti innovativi utilizzando l’idrogeno per davvero, non solo come parola per riempire spazi e battute nelle colonne della carta stampata.

 

 

L’acciaio green, parole usate ed abusate durante le campagne elettorali e le propagande periodiche in cui Taranto viene sciacallamente coinvolta, non si farà a Taranto ma a Castel Romano, in provincia di Roma, con all’attuazione del progetto Hydra volto a decarbonizzare il processo di produzione dell’acciaio con tecnologie della filiera idrogeno. Il progetto è coordinato dal RINA, che prende il via sotto la spinta del finanziamento dic 88 mln di euro del programma IPCEI Hy2Use, approvato dalla Commissione Europea nel settembre 2022.

“Hydra è un progetto di ricerca (come spiegato dalle fonti ufficiali), sviluppo e innovazione coordinato da RINA e approvato dalla Commissione europea e dal ministero delle Imprese e del Made in Italy per decarbonizzare il processo di produzione dell’acciaio attraverso le tecnologie legate all’idrogeno. Basato su un modello di open innovation, Hydra si concretizza nella progettazione e nella realizzazione di una “mini acciaieria” presso la sede di Centro Sviluppo Materiali (CSM) a Castel Romano che sperimenterà l’idrogeno in ogni fase del ciclo di produzione dell’acciaio. La struttura, la cui costruzione terminerà entro il 2025, sarà composta da un impianto di riduzione diretta del minerale di ferro (DRI) attraverso l’utilizzo di idrogeno quale agente riducente e da un forno elettrico. L’impianto, a regime, avrà la possibilità di sperimentare la produzione di acciaio fino a sette tonnellate all’ora, con una significativa riduzione di CO2.

RINA vanta diverse esperienze in progetti di decarbonizzazione tramite l’idrogeno – tra queste il primo test al mondo nei processi di forgiatura con un mix di gas naturale e idrogeno al 30% – nonché consolidate competenze nel settore siderurgico maturate negli anni da CSM

Il comunicato stampa del RINA, attuatore del progetto Hydra