Estratto della relazione semestrale al Parlamento gennaio-giugno 2022 redatta dalla Direzione Investigativa Antimafia (scarica il documento)

Gli assetti della criminalità tarantina permangono mutevoli e imprevedibili anche in considerazione del proliferare di piccoli gruppi mafiosi emergenti e al ritorno in libertà di taluni esponenti di primo piano del panorama criminale jonico. I numerosi gruppi attivi nel territorio sembrerebbero rapportarsi secondo logiche “spartitorie” così da mantenere i delicati equilibri in una sorta di latente conflittualità. In particolare, ogni quartiere della città di Taranto sarebbe controllato da una o più consorterie, ciascuna autonoma ed egemone nella zona di rispettiva competenza.

La mappatura criminale del capoluogo evidenzia l’operatività dei PIZZOLLA e dei TAURINO nella zona della “Città Vecchia”, dei CATAPANO, LEONE e CICALA nei quartieri di Talsano, Tramontone e San Vito, dei CESARIO, CIACCIA, MODEO e PASCALI nel quartiere “Paolo VI” e Borgo (184), dei SAMBITO (185) nel quartiere “Tamburi” (186) e degli SCARCI in quello di “Salinella”. Continuerebbe ad essere attivo anche qualche componente dell’indebolito sodalizio DE VITIS-D’ORONZO.

In provincia, il gruppo dei LOCOROTONDO (187) eserciterebbe la propria azione criminale nei Comuni di Crispiano, Palagiano, Palagianello, Mottola, Massafra e Statte e, da ultimo, nel Comune di Leporano. In posizione contrapposta, nei territori di Massafra e Palagiano, continuerebbe ad operare anche il gruppo CAPOROSSO-PUTIGNANO. Proprio a Palagiano (TA) un elemento di spicco del locale clan mafioso (188) è stato recentemente colpito da un decreto di confisca (189) di beni, per un valore di 600 mila euro, eseguito dalla DIA il 19 maggio 2022. A Manduria (TA), prima della sua disarticolazione, operava il clan STRANIERI il cui elemento di vertice è ritornato a risiedere in quel Comune dopo un lungo periodo di detenzione (190). Riguardo all’operatività delle frange della sacra corona unita nel territorio di Manduria, si richiama il decreto di confisca (191), per un valore di 500 mila euro, operato dalla DIA il 23 maggio 2022 a carico di un elemento condannato in via definitiva per associazione di stampo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsione, ricettazione, nonché detenzione e porto illegale di armi. Il soggetto figura anche fra gli indagati dell’operazione “Impresa” che nel 2017 aveva documentato l’esistenza di una struttura criminale operante nel tarantino e nel brindisino, costituita da tre distinte ma collegate articolazioni attive nei Comuni di San Giorgio Jonico, Manduria e Sava, nonché capace di relazionarsi con le locali realtà istituzionali e, quindi, di infiltrarsi agevolmente nel tessuto economico-imprenditoriale dell’area.

Nella città dei due mari, mediante una nuova forma di intimidazione di tipo c.d. “silente e simbiotica” rispetto al contesto di riferimento, il clan PASCALI (192) avrebbe portato ad ulteriore evoluzione il proprio metodo mafioso rafforzando così la propria egemonia nel territorio. Il programma criminoso della consorteria sarebbe riconducibile alla gestione del racket delle estorsioni, al controllo del mercato degli stupefacenti, anche previe alleanze con i clan della camorra, per acquisire nuovi canali di approvvigionamento, nonché al condizionamento di fiorenti attività economiche. Nel semestre di riferimento, le citate strategie delittuose sono state confermate dagli esiti delle investigazioni condotte dalla Polizia di Stato compendiate nell’operazione “Summa” (193), conclusa il 2 febbraio 2022 e che ha acclarato come il sodalizio avesse continuato ad operare sotto la guida del capo storico grazie alla coniuge considerata “la reggente del clan durante la detenzione del marito”, ricavando dal traffico di stupefacenti, anche se non gestito dal gruppo mafioso, ingenti profitti mediante “una quota dei loro introiti, una vera e propria royalty dovuta alla spendita del nome del clan”.

Le pratiche estorsive del clan sarebbero state eseguite non solo dai capi dell’organizzazione ma anche dalle donne del clan (194) per ricevere quote di denaro settimanali, cd. “pensiero”, con cui provvedere al sostentamento delle famiglie dei sodali detenuti. Tra le vittime figurano in primis titolari di rivendite di automobili, bar, pizzerie, negozi di ortofrutta, imprenditori nei settori dell’allevamento e della commercializzazione di mitili, nonché proprietari di imprese di pulizie. In analogia alle altre province della Regione, anche quella di Taranto continuerebbe a esprimere una criminalità particolarmente vocata allo spaccio di stupefacenti (195), come ulteriormente confermato dagli esiti dell’operazione “Superfulmine” (196) portata a termine il 16 febbraio 2022 dalla Polizia di Stato e che ha disvelato un vasto spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana, anche all’interno del carcere tarantino, realizzato “con il fondamentale ausilio di un infedele assistente della polizia Penitenziaria che quale vero e proprio cavallo di Troia consentiva l’agevole introduzione sfruttando e piegando la propria funzione ai suddetti scopi illeciti”.

Nel periodo di riferimento, sono stati registrati anche reati contro il patrimonio e danneggiamenti (197). Peraltro, le più recenti attività di polizia a contrasto del fenomeno del caporalato hanno dimostrato come anche il danneggiamento delle colture o dei mezzi impiegati in agricoltura avvenga sovente per mano degli stessi “caporali” che, dapprima, “aiutano” l’imprenditore a ingaggiare la manodopera e, successivamente, non si esimerebbero dal compiere azioni estorsive in suo danno.

Per quanto concerne l’aggressione ai patrimoni illeciti, si segnala il decreto di confisca eseguito dalla DIA il 20 gennaio 2022, per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro, che ha colpito un imprenditore attivo nella commercializzazione di mitili e ritenuto socialmente pericoloso sulla base degli esiti di indagini coordinate dalla DDA di Lecce, concluse con la condanna del prevenuto per associazione di tipo mafioso, estorsione e violazione della disciplina sulla detenzione delle armi (198).

 

184 Ove sono presenti anche i DIODATO. L’8 marzo 2022, la Corte d’Appello di Lecce ha emesso una sentenza di
condanna nell’ambito dell’operazione “Saved Tenants” eseguita nel giugno 2020 nel rione “Borgo”.


185 Il 17 gennaio 2022, si è concluso il processo d’appello relativo all’operazione “Tabula Rasa” (2020) che aveva
colpito il gruppo malavitoso dei SAMBITO.


186 Il 30 giugno 2022, la Polizia di Stato ha eseguito l’OCCC n. 7905/2021 RGNR e n. 5087/2021 RG GIP, emessa il
27 giugno 2022 dal Tribunale di Taranto, a carico di 8 soggetti accusati di aver gestito una fiorente attività di
spaccio di cocaina, in concorso tra loro o autonomamente. L’attività investigativa trae origine dall’omicidio di
un soggetto, consumato il 16 dicembre 2020, nel quartiere Tamburi di Taranto, all’interno di un vespaio delle
fondazioni dello stabile denominato “case parcheggio”.

187 Il 18 marzo 2022, il Tribunale di Lecce ha emesso la sentenza di 1° grado a carico degli indagati nell’operazione
di polizia “Taros” (2021) che ha fatto luce, oltre che sulla capacità di infiltrazione del sodalizio nella azione
amministrativa della cosa pubblica al fine di condizionarne i processi decisionali, anche sulla efferatezza del
programma criminoso consistito nel progettare e commettere una serie indeterminata di delitti (dalla gestione
del traffico di sostanze stupefacenti al racket delle estorsioni, al traffico di armi e allo scambio elettorale politico
mafioso).


188 Unitamente al fratello, riconosciuto responsabile di una serie di estorsioni ai danni di imprenditori agricoli.


189 N. 1/2020 emesso il 15 febbraio 2021 dalla Corte d’Appello di Lecce Sezione Distaccata di Taranto.


190 Il 10 giugno 2022, il Tribunale di Lecce ha emesso la sentenza nell’ambito del procedimento penale relativo
all’indagine “Cupola” (2020) che aveva disarticolato il clan mafioso STRANIERI operante in quel Comune.


191 Decreto di confisca nr. 87/19 emesso in data 27 novembre 2019 dal Tribunale di Lecce.


192 Il 2 febbraio 2022, un pregiudicato per associazione mafiosa affiliato al clan PASCALI è stato arrestato a seguito
di perquisizione domiciliare, poiché trovato in possesso di 3 pistole e proiettili di vario calibro.


193 Il 2 febbraio 2022, la Polizia di Stato ha eseguito l’OCCC n.924/19 RGNR e n. 12/19 DDA, emessa il 3 gennaio
2022 dal Tribunale di Lecce, nei confronti di 36 soggetti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa,
associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto
illegale di armi e munizioni e lesioni personali

194 In particolare, le donne avrebbero avuto il compito di recapitare all’esterno del carcere messaggi contenenti
ordini e direttive ricevuti dagli esponenti apicali dell’organizzazione criminale detenuti e di riscuotere i proventi
delle attività estorsive.


195 Numerosi in tutta la provincia gli arresti per spaccio e detenzione e i sequestri di droga. Il 10 gennaio 2022,
il Tribunale di Lecce ha emesso la sentenza di primo grado relativa all’operazione “Mercante in Fiera” (2020) a
carico di 34 indagati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze
stupefacenti, detenzione illegale di armi e munizioni, rapina e trasferimento fraudolento di valori.


196 Il 16 febbraio 2022, la Polizia di Stato ha eseguito l’OCCC n. 4919/20 RGNR e n.3696/2021 RG GIP, emessa
dal Tribunale di Taranto il 5 febbraio 2022, nei confronti di 9 persone ritenute responsabili a vario titolo di
diversi reati connessi con la detenzione, l’introduzione all’interno del carcere di Taranto e lo spaccio di sostanze
stupefacenti, la detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo, corruzione e ricettazione.


197 Molteplici risultano i furti di pannelli fotovoltaici, cavi in rame, attrezzature e veicoli per l’edilizia. Numerosi
nel settore dell’agricoltura sono stati i danneggiamenti e i furti riguardanti mezzi agricoli e/o di colture che
potrebbero ascriversi tanto a concorrenza sleale, quanto a pretese estorsive. Alcuni episodi riconducibili alle citate
fattispecie di reato hanno visto il coinvolgimento di soggetti legati al mondo della politica, dell’imprenditoria o
dell’associazionismo.

198 N. 143/2021 e n.71/2019 MP emesso dal Tribunale di Lecce il 13 gennaio 2022. Il provvedimento, che consolida
specularmente il sequestro operato nei confronti del medesimo nell’ottobre del 2019, scaturisce dalla proposta
di applicazione della misura di prevenzione formulata dalla DIA, in forma congiunta con la DDA di Lecce, il 25
settembre 2019.