Il Pizzone

di Luciano Manna – Questa barraccopoli cresce di anno in anno. Vere e proprie costruzioni sul mare fatte con muri di tufo, con pavimenti in mattone, cancelli e recinti che vietano l’accesso alle aree demaniali, addirittura, anche quando queste aree arrivano ai limiti con quelle militari. Come può accadere tutto ciò visto che lì accanto escono in mare le canoe del WWF? Nessuno si accorge di nulla o la protezione dell’ecosistema è oramai un optional marginale e trascurabile ma essenziale per recepire fondi pubblici? Come è possibile concepire questo scempio ambientale se il commissario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, Vera Corbelli e il suo corposo staff, operano nel Mar Piccolo dal 2014? Questa è la tragica situazione in questi luoghi, oggi. Non ci resta che raccontarla.