“Bonifica e riqualificazione ambientale delle sponde e delle aree contermini” il titolo del progetto Verde Amico coordinato dal Commissario Straordinario alle bonifiche Vera Corbelli che da circa due mesi ha trasformato le sponde del Mar Piccolo in una vera e propria discarica con depositi di sacchi neri contenenti i materiali raccolti. All’incuria di chi ogni giorno trasforma questo mare in una pattumiera si aggiungono le lacune logistiche di chi si adopera alla pulizia e non smaltisce quanto raccolto. Questi sacchi, soggetti per settimane agli agenti atmosferici, iniziano ad aprirsi e a sgretolarsi restituendo al mare ciò che era stato raccolto, in altri casi alcuni cumuli di sacchi di rifiuti vengono dati alle fiamme. Non si comprende perché dopo le operazioni di pulizia questi sacchi debbano stazionare così a lungo vanificando il lavoro di raccolta, con conseguente sperpero di ulteriore denaro pubblico, e deturpando l’immagine delle sponde del Mar Piccolo che le stesse istituzioni indicano spesso come potenziale meta di turismo. Questi sacchi sono depositati in diversi punti del primo e del secondo seno del Mar Piccolo: dal mercato ittico ai cantieri Tosi, da Buffoluto al Ponte Punta Penna, sino alle sponde del secondo seno. Chi provvederà a smaltire i cumuli di rifiuti creati dalle operazioni di bonifica del Commissario Corbelli? Soprattutto quando? Probabilmente quando saranno necessari altri soldi da spendere in consulenze e per sopperire a questa raccolta di rifiuti fatta per metà, dopo più due anni dalle firme degli accordi.