Queste sono le condizioni in cui si trovano oggi gli impianti del reparto agglomerato dello stabilimento ArcelorMittal, in particolare le strutture degli elettrofitri che dovrebbero assicurare la captazione delle diossine dalle polveri prima di essere immesse in aria dal camino E312. Le fotografie, realizzate dai delegati del sindacato USB di Taranto nel febbraio 2019, sono state depositate a mezzo esposto/denuncia dallo stesso sindacato presso la Procura della Repubblica di Taranto.
Per assicurare che le diossine non si sprigionino in maniera diffusa all’esterno delle strutture che contengono gli elettrofiltri primari e secondari, questi devono essere necessariamente coibentati e sigillati. In questo stato non si assicura nessuna delle condizioni e gli impianti mettono a serio rischio la salute degli operai e dei cittadini. Da questi stessi impianti uscì la diossina che ha contaminato i terreni vicini e le capre e pecore che vi pascolavano, animali che furono abbattuti e smaltiti nel 2008 come rifiuto speciale. La storia non insegna nulla, nel 2019 le condizioni sono ancora queste e da quegli impianti esce diossina.