di Luciano Manna – A poche ore dal voto si erano appartati in un piccolo angolo digitale di dubbio ambientalismo l’ex sindaco Angelo D’Abramo ed alcuni suoi amici. Oggetto della discussione, o per meglio dire, di questa autocelebrativa chiacchierata, è stato il noto impianto di compostaggio che doveva nascere in località La Palata-Pulsano e che nel corso degli anni ha visto l’opposizione netta di rappresentanti istituzionali e buona parte della società civile, associazioni e comitati. In realtà, nel corso degli anni, questo argomento ha visto mettere in scena ottimi canovacci buoni solo alla propaganda politica.

Pensavamo fossero finiti: dal 2016 ad oggi ne abbiamo viste tante circa questo argomento ma in realtà non avevamo visto tutto perché la campagna elettorale delle amministrative 2022 per eleggere il nuovo sindaco di Leporano, che porterà i cittadini al voto il prossimo 12 giugno (domani, perché mentre scrivo sono le 20 del sabato 11 giugno), ha visto ricicciare come foglioline sulle ben mature patate l’argomento impianto di compostaggio con non pochi colpi di scena.

Ma perché questo articolo? Semplicemente perché la piazza social, quando si fanno brutte figure, viene limitata a chi sbatte la verità in faccia agli smemorati: si cancellano post, commenti e si limita agli altri di commentare. Tutti buoni ingrediendi per una pessima propaganda elettorale a poche ore dal voto. Cui prodest? E ora vediamo.

Andiamo al nocciolo della questione caratterizzata da una pessima propaganda messa in scena dall’ex sindaco Angelo D’Abramo insieme ad alcuni suoi amici. Il sigor Ferdinando Dubla, almeno così compare il nome del suo account sul social facebook, alle 7.46 dell’11 giugno 2022, non ci avrà dormito la notte per fare questo post di primo mattino, pubblica questo post con privacy pubblica (a questo link ma se nel frattempo lo avesse cancellato trovate tutti gli screenshot qui sotto)

Pronta la risposta dell’ex sindaco D’abramo che commenta come segue mentre viene preceduto dal commento a supporto del signor Scarcella

E a questo punto la buona dose di propaganda elettorale a poche ore dal voto sembra già consumata per chi non ricorda come effettivamente sono andate le cose nel corso degli anni ma, soprattutto, al di là delle manifestazioni e le apparizioni in pubblico per chi non conosce chi, con atti documentali nelle opportune sedi, si era davvero opposto alla realizzazione, o addirittura espresso a favore, dell’impianto di compostaggio che doveva sorgere in località La Palata-Pulsano. Sgombriamo subito il campo da ogni dubbio: documenti alla mano il NO alla realizzazione dell’impianto fu ufficializzato in Regione Puglia ad agosto 2019 dall’allora Sindaco Vincenzo Damiano, che fu eletto solo un paio di mesi prima, mentre ne aveva dato il consenso alla realizzazione nel già nel 2016 l’allora sindaco Angelo D’Abramo, così come testimonia questo post (a questo link) del dott. Vincenzo Damiano che a corredo dei documenti che inchiodano le sue posizioni del D’Abramo in merito all’impianto di compostaggio:

“Non ci volevo credere. Quando mi sono recato in regione Puglia per ribadire ed ufficializzare il mio NO alla realizzazione dell’impianto di compostaggio in località La Palata-Pulsano, l’avvocato De Franchi mi comunicava che già nel 2016 il sindaco D’Abramo aveva dato il suo consenso alla realizzazione dell’impianto stesso e che in regione era depositato tale documento. Ma come poteva essere possibile? Colui che mi accusava (e continua a farlo) di “inciucio” con il sindaco di Pulsano, che mi accusava di non prendere posizione, tre anni prima aveva firmato per il SI alla realizzazione dell’impianto? Ebbene si, cittadini di Leporano, ora l’avvocato D’Abramo ha confessato. Se l’impianto di compostaggio verrà realizzato, ed io mi batterò con tutte le mie forze affinchè questo non avvenga, sapete chi è uno dei responsabili. Il suo tentativo di giustificarsi risulta quanto meno ridicolo. In data 12/10/2016 il sindaco Ecclesia di Pulsano inviava una lettera al sindaco D’Abramo (vedi allegato) e ai sindaci dei comuni limitrofi e comunicava che con delibera di giunta n° 100 del 05/08/2016 vi era stata la dichiarazione di interesse per la realizzazione dell’impianto, e invitava il D’Abramo e gli altri sindaci ad avvallare il progetto; il D’Abramo rispondeva in data 19/10/2016 (vedi allegato) che per lui “non vi erano elementi ostativi” e si dichiarava favorevole alla realizzazione dell’impianto di trattamento FORSU. Ora l’avvocato dice che quella delibera del 05/08/2016 non è mai stata trasmessa al comune di Leporano e che lui se la è procurata in questi giorni. Allora caro avvocato, lei in ottobre 2016 ha firmato il suo assenso alla realizzazione dell’ impianto senza chiedere di consultare quella delibera ? Come si fa , caro avvocato, a firmare un assegno in bianco? Nella delibera del 05/08/2016 era indicato chiaramente che l’impianto sarebbe stato realizzato in località la Palata, che lei sapeva, si trova a meno di due kilometri dal centro abitato del comune di Leporano. Inoltre nella stessa delibera si fa riferimento alla relazione istruttoria di valutazione della proposta del 04/08/2016 del geometra D’Errico, responsabile dei servizi lavori pubblici di Pulsano che parla di realizzazione di impianto da 60.000 tonnellate, considerato che l’impianto precedentemente previsto a Manduria non poteva più essere costruito. 60.000 tonnellate si sapeva già dal 04/08/2016, quindi caro avvocato non era certo una “piccola bottega di fabbro” come lei dice nel suo sterile tentativo di difesa (“il neonato nella culla” non è stato cambiato, ma si parlava già dall’inizio di impianto da 60.000 tonnellate). Su quello che dice in chiusura del suo post, laddove io avrei fatto un gemellaggio con il comune di Pulsano per l’evento miss Pulsano e quindi avrei difficoltà ad esprimere il mio NO all’impianto di compostaggio, mi viene da ridere. Con il sindaco di Pulsano non c’è nessun “inciucio”, caro avvocato, il dottor Damiano è una persona seria e “inciuci” non ne ha mai fatti con nessuno e mai ne farà. Ben venga la collaborazione con il comune di Pulsano quando c’è da organizzare eventi,siamo due comuni limitrofi a vocazione turistica,ma quando si parla di impianto di compostaggio ribadisco il mio fermo No e il sindaco Lupoli conosce molto bene quale è la mia posizione”.
Avevo provato a commentare il post del signor Ferdinando. Ci ho provato due volte e per entrambe le volte i miei commenti sono stati cancellati e successivamente mi è stato impedito addirittura di commentare. Che bella la democrazia social dove non è vero ciò che è vero ma è vero ciò che provoca bruciori di stomaco. Avevo scritto al signor Ferdinando che le bugie hanno le gambe corte e fanno fare pessime figure a chi mente e sa di essere in malafede e a chi è così ingenuo da pensare che la partecipazione ad una manifestazione possa sovrastare documenti ufficiali depositati in Regione, nonostante, comunque, la buona fede di chi, vedi i cittadini, aveva creduto alla manifestazione contro la realizzazione dell’impianto di compostaggio. Il signor D’Abramo, proseguivo nel mio commento e qui ne ribadisco il mio libero pensiero senza nessuna censura, aveva dato il suo consenso e per lui “non vi erano motivi ostatiti”. Pessima figura a poche ore dal voto. Contano i fatti e non la propaganda da parte di chi ha amministrato. Conta, in primo luogo e prima di ogni cosa, la dignità di chi si presenta ai cittadini leporanesi chiedendo voto e fiducia èer amministrare Leporano. In questa storia ognuno può comprendere chi ha agito per il bene di Leporano astenendosi da passerelle, passeggiate a favore di camera e propaganda spicciola.
Ho anche pensato che nel corso degli anni l’ex sindaco D’Abramo avesse potuto cambiare idea ma dal suo account social, lo stesso utilizzato per questa campagna elettorale, nessuna traccia di smentita o marcia indietro rispetto a quel macigno di documento del 2016 in cui dà consenso all’impianto di compostaggio. Solo una richiesta, il 20 agosto 2019, di un consiglio comunale monotematico, in qualità di consigliere comunale, indirizzato all’allora sindaco Damiano. Troppo tardi quel 2019 rispetto al suo consenso del 2016. Lo stesso giorno, infatti, arriva la risposta del dott. Vincenzo Damiano che gli ricorda la sua posizione favorevole alla realizzazione dell’impianto. Troppo tardi rimescolare le carte anche nel 2022. La minestra è sempre la stessa.
Un consiglio per il signor Ferdinando Dubla: per cancellare questo articolo deve recarsi a Reykjavík ed esporre le proprie rimostranze alle autorità islandesi, ma la vedo dura. Ho scelto questo luogo per i server di VeraLeaks perché l’Islanda assicura libertà di stampa e proprio per stare lontani dai censori, da chi fugge al dialogo e si arrocca nel proprio feudo social ponendo restrizioni agli altri. Un messaggio ed un consiglio ad Angelo D’abramo: i fatti veri sono ben altri, sono quelli qui descritti, la cronaca dei documenti e la gente lo sa! Si scelga meglio gli amici sul social. Dopo il 12 giugno avrà più tempo per farlo.